La pulizia richiede metodo!
La gestione di una lavanderia interna rappresenta una grande responsabilità. Nelle case di riposo e nelle strutture di degenza, l’igiene è un aspetto di fondamentale importanza. L’igiene del personale in servizio e una pulizia accurata e adeguata di locali, superfici e biancheria sono fattori importanti, disciplinati da norme estremamente complesse la cui osservanza richiede un notevole know-how. Con l’aumento costante dei prezzi dell’acqua e dell’energia elettrica, le risorse da destinare a igiene e pulizia diventano sempre più esigue.

Ogni giorno case di riposo e strutture di degenza producono importanti carichi di biancheria sporca di ogni genere; quasi la metà di questa biancheria è costituita dai soli indumenti dei residenti – una variopinta mescolanza di biancheria intima, camicie, camicette, pantaloni, gonne e capi in lana. A questi si aggiungono biancheria da letto, biancheria da bagno, biancheria da tavola e gli indumenti di inservienti e operatori. In lavanderia finiscono, poi, anche capi molto sporchi come indumenti e biancheria da cucina, articoli igienico-sanitari (come quelli per incontinenza) e biancheria esposta a contaminazione microbica che devono essere opportunamente trattati e lavati.
Ogni carico di biancheria richiede un programma di lavaggio specifico, appositamente calibrato su materiali, grado e tipo di sporco e in grado di soddisfare i requisiti di legge vigenti in materia di igiene (RKI – art.18 IfSG, VAH). La pulizia impeccabile e l’odore neutro della biancheria sono, infatti, presupposti imprescindibili per l’igiene del settore sanitario.
Al tempo stesso anche l’uso efficiente di macchine e risorse e la formazione opportuna del personale sono aspetti di importanza assolutamente non secondaria nelle strutture di degenza e nelle case di riposo.