Nel settore delle lavanderie professionali, l’avanzata inesorabile dei costi provoca una costante rincorsa alla riduzione dei consumi idrici, un campo in cui la tecnologia ha compiuto veri passi da gigante. Grazie all’installazione di un serbatoio di recupero, i moderni tunnel di lavaggio sono in grado di garantire consumi compresi fra i 5 e i 7 litri d’acqua per kg di biancheria asciutta. Una tendenza, questa, che prende sempre più piede nel settore della lavanderia. Ma a quale prezzo? Grazie al nostro nuovo procedimento ECOSAN 3.0, qualità e consumi ridotti diventano un binomio finalmente possibile.
Panoramica
Il problema
L’adozione di provvedimenti volti a ridurre i consumi idrici ed energetici comporta, nella maggior parte dei casi, problematiche non indifferenti in termini di qualità del lavaggio e del risciacquo. La drastica riduzione delle temperature di lavaggio ha per conseguenza una meno efficace rimozione delle macchie e un minore grado di bianco. Con l’abbassarsi delle temperature di lavaggio cresce, per compensazione, l’impiego di sostanze chimiche. In compenso, veicolati dalla biancheria lavata, alcuni residui di queste sostanze chimiche possono raggiungere la zona di finissaggio e provocare irritazioni cutanee a carico del personale e/o problemi a componenti delle macchine e delle apparecchiature di finissaggio.
Un ulteriore problema è dato dal fatto che l’utilizzo di acqua pulita durante il lavaggio si è ormai praticamente azzerato. A seconda del procedimento impiegato, nella zona di risciacquo finiscono così ossigeno attivo, sali e sostanze detergenti. Talora si verificano anche problemi di schiuma in fase di scarico acque. Il ridotto impiego di acqua in fase di risciacquo si traduce, poi, in annosi problemi come l’ingrigimento e o scolorimento dei capi, la presenza di capelli dovuta a un risciacquo insufficiente o l’ingrigimento dei capi dovuto al filtraggio inadeguato delle acque di recupero.
La soluzione
ECOSAN 3.0: Alta qualità e consumi ridotti: un binomio oggi possibile!
Il procedimento ECOSAN 3.0, studiato per i tunnel di lavaggio, è tecnologicamente sicuro e razionale dal punto di vista ecologico ed economico.ECOSAN 3.0 è il primo procedimento che riutilizza per il prelavaggio acqua e detersivo provenienti dalle fasi di lavaggio e risciacquo.
I consumi di acqua pulita scendono a 3 l /kg di biancheria asciutta: l’acqua pulita è utilizzata, infatti, solo in fase di risciacquo. L’utilizzo esclusivo di acqua pulita e acqua trattata recuperata dalla centrifugazione della biancheria fa sì che, a differenza di molte altre “varianti di risparmio”, il risciacquo risulti considerevolmente più efficace grazie a un flusso di risciacquo pari a ben 6 l di acqua per kg di biancheria asciutta.
Procedimento e tecnologia
Nella sua versione completa, il procedimento Ecosan 3.0 si compone di due fasi di recupero energetico fra di loro distinte e indipendenti.
Per sfruttarne appieno il potenziale energetico, le acque di scarico provenienti dalle fasi di prelavaggio e di lavaggio vengono interamente convogliate attraverso uno scambiatore di calore, con un procedimento divenuto ormai prassi diffusa nelle grandi lavanderie. Un’operazione, questa, cui il sistema UniTwist DT fornito dal nostro partner UHS si adatta perfettamente grazie alla sua efficacia comprovata. Ad avvenuto scambio termico, l’acqua viene convogliata nelle fognature. Il procedimento consente di recuperare il 50 – 60 % dell’energia immagazzinata nelle acque di scarico e riscaldare in tal modo l’acqua pulita.
Il concetto di base del procedimento ECOSAN 3.0 prevede la rigenerazione dell’acqua di risciacquo e il suo successivo riutilizzo in fase di prelavaggio. Un’idea che a qualcuno potrà sembrare ovvia, dato che non apporta nulla di particolarmente innovativo e che le acque di risciacquo e centrifugazione della biancheria, non essendo normalmente molto sporche, si prestano alla rigenerazione. Tutto questo è vero, ma perché le acque possano essere riutilizzate occorre prima risolvere alcuni problemi tecnici non indifferenti. Fino a oggi, infatti, la presenza di ossigeno attivo proveniente dalle acque di centrifugazione o veicolato dalla zona di lavaggio aveva praticamente reso impossibile l’utilizzo dell’acqua di risciacquo nella fase di prelavaggio senza una rigenerazione adeguata. L’elevato tenore di ossigeno attivo di questi bagni provocherebbe l’immediata incrostazione di macchie di sangue e macchie proteiche sul tessuto in fase di prelavaggio, rendendole molto difficili o addirittura impossibili da eliminare. Quello dell’incrostazione delle macchie proteiche è un problema ormai ben noto nel settore della lavanderia. Occorre, pertanto, evitare che l’acqua utilizzata nel prelavaggio contenga ossigeno attivo.
La soluzione la offre il cuore pulsante del nuovo procedimento ECOSAN 3.0, ossia il purificatore Aquaheat ideato e sviluppato da Kreussler. Il purificatore Aquaheat è l’ultima nata fra le innovazioni tecnologiche sviluppate da Kreussler per il risparmio delle risorse energetiche nel settore della lavanderia. Questo versatile strumento di nuovissima concezione è stato presentato per la prima volta nel maggio 2012 in occasione del Texcare International di Francoforte. La combinazione rivoluzionaria di filtro, recupero di calore e assorbitore rende possibile per la prima volta la rigenerazione di acque estremamente sporche. I circa 2,5 – 3 litri di acqua estratti per ogni kg di biancheria asciutta sono utilizzati, assieme all’acqua pulita, per il risciacquo della biancheria stessa. Ne consegue che la quantità d’acqua disponibile per il risciacquo è di circa 6 litri, quantità ben superiore a quella normalmente utilizzata per il risciacquo convenzionale nei tunnel di lavaggio. Anche il risultato è nettamente migli ore di quello garantito dai procedimenti tradizionali in tunnel di lavaggio. A seconda del sistema impiegato dal tunnel di lavaggio (controcorrente o cambio di bagno), circa 1/3 dell’acqua di risciacquo, ossia 2 litri, confluisce nella tubazione di troppo-pieno dell’unità di risciacquo e è utilizzato in fase di lavaggio. I restanti 4 litri sono invece convogliati in un serbatoio di recupero il cui contenuto è costantemente rigenerato dal purificatore Aquaheat.
Il purificatore Aquaheat coniuga in un solo dispositivo il filtraggio delle acque di scarico e recupero idrico ed energetico con un innovativo sistema di eliminazione dell’ossigeno attivo dai bagni di scarico. Il modulo di filtraggio libera da lanugine e particelle in sospensione l’acqua successivamente convogliata attraverso uno scambiatore di calore a piastre per recuperarne il calore. L’unità di assorbimento riduce il tenore di ossigeno attivo presente nelle acque di scarico utilizzate in fase di prelavaggio senza l’aggiunta di alcun tipo di sostanza chimica, impedendo la salinizzazione del bagno di lavaggio.
Filtraggio, recupero di calore ed eliminazione dell’ossigeno attivo: sono questi i tre capisaldi che rendono possibile il riutilizzo del bagno di lavaggio rigenerato nella fase di prelavaggio.Il filtro è di tipo autopulente e non richiede particolare manutenzione. Le acque filtrate vengono convogliate attraverso lo scambiatore di calore, mentre il calore recuperato è utilizzato per riscaldare l’acqua pulita. Un modulo assorbitore a manutenzione zero elimina l’ossigeno attivo, senza aggiunta di sostanze chimiche e, di conseguenza, senza rischio di salinizzazione del bagno di lavaggio.
Il purificatore Aquaheat serve a rigenerare le acque di risciacquo dei tunnel di lavaggio e può essere agevolmente integrato nel circuito idraulico di questi impianti con notevole risparmio di spazio. Il dispositivo può essere utilizzato anche per rigenerare centralmente le acque di risciacquo di più macchine lavacentrifughe, previa installazione di un apposito serbatoio di raccolta.
I vantaggi
Il procedimento ECOSAN 3.0: garanzia di igiene e pulizia impeccabile per la biancheria dei settori sanitario, alberghiero e della ristorazione!
- Utilizzo di acqua pulita esclusivamente in fase di risciacquo.
- Utilizzo di soli 3l di acqua pulita per kg di biancheria asciutta.
- Risultati di risciacquo notevolmente migliori garantiti dall’impiego di 6 l/kg d’acqua in fase di risciacquo.
- Rigenerazione pressoché completa delle acque di centrifugazione per il risciacquo.
- Ingrigimento ridotto.
- Minori residui di sporco e detersivo nella biancheria.
- Miglior risciacquo di lanugine e capelli.
- Grado elevato di pulito e rimozione efficace delle macchie a 60 °C, con ridotto impiego di detersivo.
- Igiene sicura grazie all’uso di procedure di disinfezione raccomandate.
- Grazie al recupero dei bagni di lavaggio e di risciacquo, le sostanze detergenti non vanno perdute, ma vengono convogliate nella zona di prelavaggio, riducendo del 15 – 20 % la quantità di detersivi richiesta per il lavaggio e permettendo di conseguire ulteriori risparmi.
Conclusioni
Unico nel suo genere, il nostro purificatore Aquaheat offre alle aziende del settore della lavanderia straordinarie e innovative opportunità di risparmio energetico. La rigenerazione modulare delle acque di scarico consente di sfruttare in maniera ottimale risorse quali detersivi, energia elettrica e acqua. Filtraggio, recupero del calore, efficace eliminazione dell’ossigeno attivo dal bagno di lavaggio e recupero delle sostanze detergenti inutilizzate - il tutto in maniera compatta, efficiente, ecologica e praticamente a manutenzione zero – in poche parole, un’idea geniale che fa risparmiare!
Il nostro purificatore Aquaheat contribuisce in modo decisivo al conseguimento di importanti risparmi idrici ed energetici nel lavaggio della biancheria piana di hotel e ristoranti, degli indumenti da lavoro del settore della trasformazione alimentare e della biancheria ospedaliera, così come nel lavaggio di carichi da poco a mediamente sporchi, riducendo al contempo l’impiego di detersivi e additivi di lavaggio.
I risultati del procedimento Ecosan 3.0 parlano da soli. L’aumento del flusso di risciacquo consente di ottenere risultati di risciacquo eccezionali con un consumo di soli 3 litri di acqua pulita. L’utilizzo di acqua calda in fase di risciacquo contribuisce a rendere l’effetto ancora migliore. Il procedimento consente di recuperare il 15 – 20 % dei tensioattivi utilizzati in fase di lavaggio, impedendone la perdita nel corso dello stesso. Allo stato dell’arte attuale, ECOSAN 3.0 è il procedimento più innovativo ed efficiente tra i procedimenti per tunnel di lavaggio. ECOSAN 3.0 è la nostra risposta all’avanzata inarrestabile dei prezzi nel settore della lavanderia!